Si tratta di uno dei dipinti della serie dei benefattori della Fraternita dei Laici, intrapresa da Angelo Ricci nel 1794. Ermini fu l’autore di 4 tele (1797-1799) rappresentanti, rispettivamente, Giorgio Vasari, Angelo Gambiglioni, Cosimo Albergotti e Donato Guardone. Questo dipinto è ispirato al cosiddetto Autoritratto degli Uffizi con il pendente del Toson d’oro, onorificenza conferitagli da Cosimo I de’ Medici. Giorgio Vasari lasciò alla Fraternita gran parte dei suoi beni dopo la morte, avvenuta nel 1574.
This painting belongs to the series dedicated to the Benefactors of the Fraternity of the Lay, undertaken by Angelo Ricci in 1794. Pietro Ermini painted four works (1797-1799), which respectively portray Giorgio Vasari, Angelo Gambiglioni, Cosimo Albergotti and Donato Guardone. This painting was inspired by the so-called Self- Portait of the UIffizi in which the famous Arezzo master is depicted with the pendant of the Golden Fleece, conferred by Cosimo I de’ Medici. After his death in 1574 Giorgio Vasari left a large part of his possessions to the Fraternity.